La cupola di Maria Micozzi

Olio su vari supporti (diametro 363 cm, h. 57, superficie calotta 6,5 mq + 6,5 mq superficie vele, totale superficie circa 13 mq, 1999)

Raffigura le forze primarie della natura espresse nella fertilità della terra, con la rappresentazione del corpo femminile che si concentra sul ventre, e la testa del toro con lunghe corna arcuate a rappresentare la forza procreatrice umana. Dall’unione delle ancestrali forze in gioco si rinnova, per l’eternità, il mistero della vita rappresentato dalla metafora del rinnovarsi, anno dopo anno, della vite che superata la stasi del freddo inverno torna a dar sostegno ai nuovi tralci.
Le figure senza testa, che ritornano nel percorso espressivo dell’artista, simboleggiano il taglio del pensiero, del ragionamento, delle passioni.
Nell’opera di Maria Micozzi materiali diversi, immagini figurative, immagini astratte, geometrie, convergono verso la coesistenza di contrasti, dissonanze che sviluppano il tema della complessità. La scena è dominata da corpi femminili plastici, erotici e sensuali. Gli elementi simbolici che compongono l’assieme sono disposti in maniera frammentaria, si pongono in relazione tra loro dando luogo a un linguaggio.
Quest’opera è stata realizzata su supporti in pelle e materiali vari.
Maria Micozzi, originaria di Tolentino, dopo studi in campo neuropsicologico, psicoanalitico, epistemologico, si dedica alla pittura e alla scultura a partire dagli anni ’80. Sue opere sono in musei pubblici e privati in Italia e all’estero.

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